Seleziona una pagina
Essere social: a scapito di cosa?

SEGUI IL PODCAST

Spotify
Apple Podcast
Audible
Stagione 4 - Puntata n° 12
Anteprima della puntata:

Perché ci ostiniamo a essere sui social a tutti i costi?
Perché permettiamo agli algoritmi di dettare tempistiche e modalità di presenza e frequenza?

ASCOLTA QUESTA PUNTATA

10 CONCETTI EMERSI DALLA PUNTATA

  1. Molte persone sentono di “non esistere” se non postano qualcosa: il riconoscimento passa per la visibilità.
  2. Il bisogno di documentare ogni momento può interferire con la possibilità di viverlo pienamente.
  3. Le piattaforme social creano una pressione costante a essere interessanti, attivi e coerenti con un’immagine costruita.
  4. Le interazioni online tendono a sostituire quelle reali, ma non sempre offrono lo stesso spessore relazionale.
  5. Chi è molto attivo sui social spesso riceve anche richieste implicite di disponibilità continua, risposte e condivisione.
  6. Alcune persone si sentono in colpa se non producono contenuti o se si prendono pause dalla visibilità digitale.
  7. Non essere presenti sui social può generare la sensazione di sparire, o di non partecipare più alla vita degli altri.
  8. La dipendenza da notifiche o like viene spesso normalizzata, ma ha effetti concreti sull’umore e sull’autostima.
  9. La distinzione tra “vita vera” e “vita da postare” si fa sempre più sottile e faticosa da gestire.
  10. Il tempo dedicato alla presenza online spesso toglie spazio a riflessioni personali, noia creativa o silenzi rigeneranti.
Entra nella community:

GLI SPUNTI NATI DA QUESTA LIVE

1. L’ansia da visibilità è diventata una pressione quotidiana

– Non essere “presenti” online può generare la sensazione di essere tagliati fuori.

  • Esempio pratico: Non pubblicare nulla per giorni potrebbe portarci a pensare di perdere rilevanza anche tra gli amici.
2. Vivere per postare rischia di svuotare l’esperienza reale

– La condivisione diventa spesso un filtro che impoverisce ciò che si sta vivendo.

  • Esempio pratico: In vacanza a volte potremmo pensare più a come fotografare i momenti che a goderceli.
3. Prendersi una pausa dai social può far emergere paura e senso di colpa

– Scollegarsi non è neutro: può attivare timori legati alla perdita di contatti o di valore.

  • Esempio pratico: Cancellato l’app di un social per un determinato periodo, potrebbe farci sentire “invisibili” agli occhi degli altri.
4. Chi è molto presente online viene percepito come sempre disponibile

– Questo crea un carico invisibile di messaggi, aspettative e reattività costante.

  • Esempio pratico: A volte pubblicare un post o una storia ha come conseguenza la ricezione di svariati messaggi e commenti. Questo potrebbe portarci a sentirci in colpa se non rispondiamo immediatamente.
5. Non usare i social può generare ansia da esclusione

– Stare fuori dalle piattaforme può far sentire esclusi da gruppi, eventi o aggiornamenti di vita altrui.

  • Esempio pratico: A volte non usare i social ci porta a scoprire le cose importanti in ritardo o a perdercele.
6. La performance social sostituisce la relazione autentica

– L’immagine pubblica prende il posto del contatto sincero.

  • Esempio pratico: Talvolta capita di commentare sempre i post ma di non chiedono mai “come stai davvero” nella vita reale.
7. La vita vissuta senza pubblico sembra meno significativa

– L’assenza di spettatori viene interpretata come assenza di valore.

  • Esempio pratico: A volte pensiamo che se non raccontiamo una cosa online, sembra quasi che quel qualcosa non sia successo davvero.
8. La disconnessione apre spazi vuoti da abitare, non da riempire subito

– Uscire dalla logica social può far emergere noia, silenzio o vera presenza.

  • Esempio pratico: A volte disconnetterci da tutto ci fa sentire persi, ma anche più tranquilli e presenti nei propri pensieri.

DOMANDE GENERATIVE

Le domande che hanno generato un dialogo

Quanto contano i social nella tua vita?

Ha generato condivisioni molto oneste su dipendenza, ansie da visibilità e necessità di riconoscimento digitale.

Cosa perdi quando sei troppo presente online?

Ha portato a riflettere sul costo nascosto della connessione continua: tempo, attenzione e profondità.

Quando ti sei sentito escluso per colpa dei social?

Ha fatto emergere situazioni concrete in cui l’assenza dai social ha creato veri vuoti relazionali.

DOMANDE TRASCURATE

Le domande che erano interessanti ma sono state poco considerate

Hai mai pensato di cancellarti dai social per sempre?

È stata citata ma ha suscitato più silenzio che discussione: pochi hanno considerato l’ipotesi concreta.

Chi saresti se nessuno ti vedesse?

Domanda potente ma rimasta sospesa, probabilmente per la sua intensità e implicazioni personali.