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Chiedere scusa e perdonare: ne siamo davvero capaci?
Anteprima della puntata:

Quanto è importante chiedere scusa?
Quanto è importante perdonare?
Riusciamo ancora a farlo?
Quali sono le difficoltà?

Ci sono delle situazioni in cui non dovremmo scusarci e non dovremmo perdonare?

Stagione 3 - Puntata n° 53

10 CONCETTI EMERSI DALLA PUNTATA

  1. Molte persone fanno fatica a chiedere scusa davvero, per orgoglio o paura del giudizio.
  2. Il perdono non è un automatismo, ma una scelta complessa e personale.
  3. Chiedere scusa non è umiliante: è una forma matura di responsabilità relazionale.
  4. Il perdono non richiede sempre una riconciliazione: può restare interno e silenzioso.
  5. Le scuse autentiche passano anche dai gesti e dai cambiamenti, non solo dalle parole.
  6. Perdonare non significa dimenticare, ma liberarsi da un peso che paralizza.
  7. Molti chiedono scusa per chiudere velocemente, non per riparare davvero.
  8. Il perdono è più facile quando l’altro riconosce il danno senza difese.
  9. Riconoscere il proprio errore davanti a chi ci ha ferito è un atto di coraggio emotivo.
  10. Scusarsi e perdonare sono competenze relazionali da allenare, non solo atti spontanei.
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GLI SPUNTI NATI DA QUESTA LIVE

1. Chiedere scusa richiede forza, non debolezza

Ammettere un errore è un atto di coraggio che mette in gioco la propria vulnerabilità.

  • Esempio pratico: Una voce racconta che ha impiegato tre mesi per dire “mi dispiace” a un’amica con cui aveva rotto i rapporti, temendo di apparire fragile.
2. Le scuse non vere possono peggiorare la frattura

Quando sono frettolose, vaghe o strategiche, feriscono più della colpa iniziale.

  • Esempio pratico: Una voce dice che il suo ex capo si è scusato solo perché glielo aveva detto l’HR: si è sentita umiliata una seconda volta.
3. Perdonare non significa dimenticare, ma scegliere di non restare bloccati

Si può conservare memoria di un torto senza esserne prigionieri.

  • Esempio pratico: Una voce racconta che ha deciso di perdonare un parente non perché “tutto andava bene”, ma per non continuare a portarsi dietro rabbia ogni giorno.
4. Alcuni chiedono scusa per chiudere, non per riparare

Le scuse diventano una scorciatoia per voltare pagina senza elaborare davvero.

  • Esempio pratico: Una voce racconta che dopo una crisi di coppia il partner ha detto “basta, scusami, finiamola qui”, ma lei sentiva che mancava un vero ascolto.
5. Non tutte le scuse devono essere accettate subito

A volte serve tempo, distanza e chiarezza prima di accogliere chi ci ha feriti.

  • Esempio pratico: Una voce dice che ha ricevuto un messaggio di scuse dopo anni, ma ha deciso di prendersi il diritto di non rispondere subito.
6. Chiedere scusa bene richiede precisione e ascolto

“Mi dispiace se ti sei offeso” non è una scusa, ma un modo per spostare la colpa sull’altro.

  • Esempio pratico: Una voce racconta che ha riscritto tre volte una lettera di scuse per essere sicura di assumersi la responsabilità in modo chiaro.
7. Il perdono può arrivare anche senza contatto diretto

Si può fare pace dentro di sé anche senza che l’altro chieda scusa.

  • Esempio pratico: Una voce dice che ha perdonato un ex amico scrivendo una lettera mai spedita, solo per liberarsi da un peso che portava da anni.
8. Chiedere perdono non è solo “riparare” ma anche rimettere in circolo la relazione

È un gesto che riapre possibilità, dialoghi e nuove intese.

  • Esempio pratico: Una voce racconta che ha chiesto scusa al padre per vecchie incomprensioni, e da quel momento hanno iniziato a parlarsi con più profondità.

DOMANDE GENERATIVE

Le domande che hanno generato un dialogo

Chiedere scusa è un atto di forza o di debolezza?

Ha aperto un confronto su quanto chiedere scusa richieda coraggio e consapevolezza, contrastando l’idea diffusa che sia un’ammissione di inferiorità.

Perché facciamo così fatica a dire “ho sbagliato”?

È emersa la paura di perdere credibilità, di rovinare relazioni o di esporsi alla vulnerabilità, anche quando il danno è evidente.

Cos’è che rende autentiche delle scuse?

Il gruppo ha discusso dell’importanza dell’intenzione, del tono, del tempismo e del fatto che le scuse siano accompagnate da un cambio di comportamento concreto.

Perdonare significa dimenticare?

La discussione ha chiarito la differenza tra perdonare e negare: perdonare non implica annullare il fatto, ma decidere di non restarne prigionieri emotivamente.

DOMANDE TRASCURATE

Le domande che erano interessanti ma sono state poco considerate

Chi fa più fatica a perdonare: chi ha subito un torto o chi lo ha commesso?

Domanda profonda lasciata in sospeso: avrebbe potuto aprire un confronto sulle ferite dell’orgoglio e sulla difficoltà di rielaborazione da entrambe le parti.

Ci sono relazioni in cui le scuse non arrivano mai?

È stata accennata ma non approfondita: nessuno ha portato esempi di rapporti bloccati o di dolore trattenuto per mancanza di riconoscimento del torto.

Esistono modi sbagliati di chiedere scusa?

Spunto interessante rimasto indietro: non si è discusso di scuse strumentali, vaghe, condizionate o fatte solo per “chiudere il discorso”.

Il perdono è sempre necessario o può essere una scelta personale?

Domanda accennata ma non sviluppata: avrebbe potuto far emergere la legittimità di non perdonare o di scegliere tempi lunghi per farlo.

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