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Filosofia VS Pratica: complici o rivali?

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Stagione 4 - Puntata n° 04
Anteprima della puntata:

Chi usa la filosofia potrebbe essere tacciato di non essere pratico, ma quanto è importante partire dalla filosofia per poi diventare pratici?

In cosa il pensiero filosofico può aiutarci a ragionare meglio e a essere più produttivi?

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10 CONCETTI EMERSI DALLA PUNTATA

  1. Molte persone associano la parola “filosofia” a qualcosa di astratto e lontano dalla realtà, ma spesso riflettono filosoficamente senza accorgersene.
  2. La filosofia è utile quando aiuta a porsi domande più precise e a non accettare passivamente quello che “si è sempre fatto”.
  3. Il fare senza pensare può diventare meccanico e privo di senso, mentre il pensare senza fare rischia di restare sterile e autoreferenziale.
  4. La pratica quotidiana ha bisogno di domande e approfondimenti, altrimenti si riduce a una sequenza di gesti vuoti o automatismi ripetitivi.
  5. La filosofia concreta non è fatta di parole difficili, ma di domande semplici e scomode che costringono a mettere in discussione i propri schemi.
  6. Molte azioni “pratiche” si rivelano in realtà basate su convinzioni filosofiche implicite: anche chi dice di non riflettere, agisce seguendo un certo modo di vedere il mondo.
  7. La frattura tra pensiero e azione si acuisce quando si contrappongono ideali teorici a risultati misurabili, come se riflettere fosse una perdita di tempo.
  8. Filosofia e pratica diventano alleate quando si alternano: pensare prima, agire dopo, ma anche agire e poi rielaborare ciò che è successo.
  9. L’educazione scolastica spesso separa la teoria dalla vita, generando un’idea di filosofia come materia inutile o troppo astratta.
  10. Allenarsi a pensare in modo critico non serve solo “a scuola”, ma incide concretamente sulle scelte di lavoro, di relazione e di vita quotidiana.
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GLI SPUNTI NATI DA QUESTA LIVE

1. Pensare non è un lusso per intellettuali, ma una necessità quotidiana

– Riflettere sulle proprie azioni permette di non cadere nella ripetizione meccanica e di vivere in modo più consapevole e coerente.

  • Esempio pratico: A volte potremmo seguire una routine lavorativa senza metterla in discussione, finché non ci si chiede: “Ma a cosa serve davvero tutto questo?”
2. Anche le scelte più pratiche nascondono una visione del mondo

– Ogni azione concreta è il risultato di un pensiero, anche se non sempre esplicitato o consapevole.

  • Esempio pratico: Ti chiedi mai da dove arriva ogni tua scelta? E se fosse il risultato di riflessioni che hai fatto nel tempo?.
3. Il disprezzo verso la teoria spesso nasconde paura del confronto

– Sminuire la filosofia o le riflessioni astratte è a volte un modo per evitare di mettersi in discussione.

  • Esempio pratico: Al lavoro c’è chi ironizza su chi “si fa troppe domande”, ma poi è il primo a bloccarsi davanti a situazioni nuove.
4. Pensare e agire sono due facce dello stesso processo, non due mondi separati

– L’alternanza tra riflessione e azione rende più forti entrambe: il pensiero guida il fare, e l’esperienza nutre il pensiero.

  • Esempio pratico: Scrivere ogni sera cosa abbiamo imparato nella giornata, potrebbe aiutarci a scegliere le nostre azioni future con più lucidità.
5. A volte abbiamo l'idea che studiare filosofia sia inutile

– Il modo in cui viene insegnata, pieno di formule astratte e date da ricordare, allontana gli studenti invece di avvicinarli alla riflessione reale.

  • Esempio pratico: A volte scopriamo la filosofia solo da grandi, attraverso domande pratiche sulla direzione della propria vita.
6. La pratica ha bisogno di senso, non solo di efficienza

– Fare bene una cosa non basta, se non si sa perché la si fa: il rischio è una vita piena ma vuota.

  • Esempio pratico: Un po’ come quando svolgiamo un’azione da tempo ma senza chiederci perché, e se ci rappresenti davvero.
7. La filosofia può essere uno strumento concreto per risolvere problemi reali

– Porsi le domande giuste a volte conta più che cercare risposte veloci: il pensiero aiuta a vedere strade che l’automatismo non fa vedere.

  • Esempio pratico: Prima di lasciare un lavoro insoddisfacente potremmo fermarci a chiederci: “Cosa significa per me avere un lavoro buono?”
8. Il pensiero critico si allena come un muscolo, anche nella vita quotidiana

– Non serve fare filosofia per mestiere: basta coltivare l’abitudine a non dare nulla per scontato, nemmeno le proprie scelte.

  • Esempio pratico: Da qualche tempo, prima di dire “Sì” a un impegno, potremmo chiederci: “Lo sto facendo per scelta o per automatismo?”

DOMANDE GENERATIVE

Le domande che hanno generato un dialogo

Vi è mai capitato di fare qualcosa per abitudine, senza chiedervi perché?

Ha attivato un confronto sul tema dell’automatismo: molte voci hanno raccontato episodi di routine portata avanti senza consapevolezza e senza senso reale.

Pensate che la filosofia serva nella vita concreta?

Ha diviso il gruppo: alcuni hanno raccontato esperienze in cui riflettere ha fatto la differenza, altri hanno espresso frustrazione verso un’idea astratta della filosofia.

Chi disprezza il pensiero teorico… ha davvero smesso di pensare?

Ha fatto emergere la contraddizione tra chi rifiuta la teoria ma agisce comunque secondo convinzioni profonde mai esplicitate.

In che momenti vi siete fermati a chiedervi il senso di ciò che fate?

Ha stimolato racconti personali di crisi, transizioni o semplici pause in cui la riflessione ha cambiato il modo di agire.

Avete mai avuto paura di “pensarci troppo”?

Ha portato alla luce una tensione reale: il timore che riflettere troppo porti a blocchi, dubbi, o paralisi nell’azione.

DOMANDE TRASCURATE

Le domande che erano interessanti ma sono state poco considerate

Come si potrebbero insegnare filosofia e pensiero critico in modo più utile?

È stata accennata ma non raccolta: il gruppo si è concentrato su esperienze personali più che su proposte educative o scolastiche.

Esiste una pratica che non nasca da una visione del mondo?

Era una domanda provocatoria, ma è rimasta sullo sfondo. Nessuno ha preso posizione netta o portato esempi concreti per discuterla.

La filosofia può essere pericolosa se non porta ad agire?

È emersa brevemente ma è stata subito superata da altri interventi: il gruppo non ha approfondito il rischio dell’intellettualismo sterile.